Cooperazione economica
Tra Italia e Slovenia l’interscambio è cresciuto ininterrottamente dal 2000 al2009, anno in cui aveva subito la forte contrazione dovuta alla crisi finanziaria internazionale, per poi attestarsi ogni anno su livelli molto elevati,anche in termini assoluti, soprattutto considerando la dimensione del Paese.
Dopo che il 2019 era stato indicato come un anno da record - con un interscambio tra i due Paesi di oltre 8,6 miliardi di euro in beni e di circa 1,5 miliardi in servizi - la crisi indotta dalla pandemia ha comportato perdite nel commercio bilaterale del 2020 sia in termini di valore che in volume. Il 2021 è stato però un anno di forte ripresa degli scambi commerciali tra Slovenia e Italia, in cui non solo sono state mantenute le tradizionali posizioni di preminenza del nostro Paese (2° partner economico in ambito UE dopo la Germania), ma hanno fatto registrare nei beni un incremento rispetto ai livelli pre-pandemia, con un interscambio di oltre nove miliardi di euro. I servizi, su cui incide il turismo, a fine 2021 hanno totalizzato quasi 1,1 miliardi di euro.
Si tratta di valori che collocano la Slovenia a un livello superiore rispetto ad alcuni paesi del G20, tra cui Brasile, Arabia Saudita, Canada e Messico ed hanno consentito al nostro export di raggiungere una quota dell’11,4% sul totale delle importazioni slovene. Questa tendenza in crescita si è mantenuta anche nel primo semestre del 2022, con una nuova ottima performance delle nostre esportazioni, soprattutto nei settori a maggior valore aggiunto.
A sua volta, la Slovenia ha un ruolo non trascurabile nell’interscambio italiano: secondo i dati ISTAT, nel primo quadrimestre 2022 il Paese ha rappresentato il 16° mercato di destinazione del nostro export nel mondo e il 10° in ambito UE.
Anche nel settore del turismo, che è stato uno dei più colpiti dalle conseguenze della pandemia, l’Italia ha recuperato posizioni e rappresentato nel primo trimestre del 2022 il 15% delle destinazioni estere dei turisti sloveni.
I rapporti bilaterali
Paesi confinanti e amici, Italia e Slovenia possono contare su forti legami storici, politici, economici, commerciali, culturali e militari e vantano una cooperazione diversificata in molti settori, non solo tra le Istituzioni, ma anche tra i sistemi produttivi, le organizzazioni accademiche, culturali, scientifiche e i cittadini dei due Paesi. Nell’importante quadro di questo partenariato si inserisce anche l’adesione comune all’Unione Europea.
Il progressivo rafforzamento delle relazioni bilaterali tra Roma e Lubiana è stato marcato negli ultimi due anni da iniziative particolarmente significative, tra cui l’omaggio congiunto dei due Capi di Stato a Basovizza nel luglio del 2020 e la prima visita del Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio a Lubiana subito dopo la riapertura delle frontiere, che rese possibile la rimozione della recinzione
reintrodotta a causa della pandemia in Piazza della Transalpina, attraverso il confine nell’area metropolitana goriziana. Di notevole rilievo anche il lancio della Cooperazione Trilaterale rafforzata nel Nord Adriatico, su iniziativa italiana, e numerosi appuntamenti intergovernativi che hanno confermato il ruolo dell’Italia come uno dei partner principali della Slovenia.
Nuove opportunità di collaborazione e di sviluppo del territorio frontaliero, in termini di ricadute sull’occupazione e sul turismo, sono offerte dall’attuazione del progetto “GO!Bordessless 2025” che ha consentito la designazione congiunta delle città di Gorizia e Nova Gorica a “Capitale Europea della Cultura” per il 2025. Si tratta di un rilevante progetto che offre la prospettiva di un confine che possa diventare sempre piu’ un vero punto di incontro e aggregazione, capace di generare idee e attività, ponendosi come un
elemento di raccordo e di collaborazione: un valore aggiunto reale e un moltiplicatore di iniziative tra i due Paesi. La nuova immagine
coordinata di GO2025 - aggiudicata a luglio 2022 ad uno studio di grafica italiano - è stata ispirata al colore turchese delle acque del fiume Isonzo che, nato in Slovenia, attraversa il Confine di Stato poco a nord di Gorizia per sfociare nell’Adriatico vicino a Monfalcone.
ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
L’ICE è l'ente pubblico che ha il compito di sviluppare, agevolare e promuovere i rapporti economici e commerciali italiani con l'estero sotto la vigilanza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La rete mondiale degli Uffici ICE, che all'estero costituiscono le Sezioni per la Promozione degli Scambi delle Ambasciate d'Italia, fornisce alle aziende italiane un'assistenza diretta e personalizzata, grazie alla conoscenza delle specificità dei mercati, delle normative, delle modalità di approccio commerciale e delle relazioni con gli ambienti industriali più qualificati.
In particolare, l’Ufficio ICE di Lubiana offre servizi di informazione e assistenza per sviluppare e consolidare i rapporti sul mercato sloveno, informazioni commerciali e riservate sui partner locali e piani di marketing personalizzati, oltre ad organizzare iniziative di promozione a favore dei principali settori de Made in Italy.
Indirizzo e-mail: lubiana@ice.it
Per richieste di assistenza alla sezione economico-commerciale dell’Ambasciata clicca qui
Sito web dell'I.C.E.
Indirizzo e-mail: lubiana@ice.it
Per ulteriori informazioni sulla economia slovena guardarel’apposita pagina web di Info Mercati Esteri
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Andamento congiunturale in Slovenia
#COVID-19: Bando straordinario InCE
L'InCE (CEI) ha lanciato un bando straordinario 2020 per sostenere prontamente i suoi Stati membri *.
Tre aree di intervento:
· Sanità e telemedicina (MED)
· Istruzione ed e-learning / apprendimento a distanza (EDU)
· Supporto alle micro, piccole e medie imprese (MSME)
Eleggibilità
Tutti gli enti pubblici e privati e le ONG, con sede e registrata in uno Stato membro CEI, nonché organizzazioni internazionali / regionali.
In cosa consiste?
Un budget totale di 600.000 euro sarà disponibile per i candidati degli Stati membri CEI, con un focus prioritario sui paesi extra-UE. Ciascun richiedente può richiedere una sovvenzione CEI fino al 100% del valore del proprio progetto o fino a un massimo di 40.000 euro per rispondere a esigenze specifiche a livello locale; ciascun candidato può presentare fino a due proposte di progetto distinte, a condizione che i beneficiari siano diversi.
A causa della natura straordinaria di questo bando, si accettano le domande ricevute entro il 9 aprile 2020.
* Albania, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Italia, Moldavia, Montenegro, Macedonia del Nord, Polonia, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Ucraina.