In occasione della Giornata mondiale delle zone umide
la Comunità degli Italiani “Santorio Santorio” di Capodistria e l’Ente faunistico di Capodistria
Vi invitano alla mostra di fotografie naturalistiche di Val Stagnon realizzate da Iztok Geister.
L’inaugurazione avrà luogo martedì, 2 febbraio 2016, alle ore 19.00 presso la galleria di palazzo Gravisi, sede della Comunità degli Italiani, Via Fronte di Liberazione 10, Capodistria.
La mostra rimarrà aperta al pubblico dal 3 al 17 febbraio con orario continuato dale ore 10.00 alle 18.00.
Mostra fotografica
Vivere l’esperienza di Val Stagnon
L’area di Val Stagnon, situata alle porte di Capodistria, ha subito nel corso del tempo diversi mutamenti: dapprima antica baia dal fondale poco profondo, successivamente salina in età medievale e moderna, fino al progressivo prosciugamento, bonifica e interramento per successive fasi nel ventesimo secolo. L’aspetto attuale è dovuto all’istituzione della riserva naturale alla fine del secolo scorso e al conseguente processo di rinaturalizzazione avviato all’inizio di questo secolo, con il collegamento dell’area marina e della terraferma in un variegato e complesso ecosistema, contraddistinto dall’ambiente estuariale d’acqua dolce. È ormai di prossima apertura la riserva naturale, che spalanca le sue porte con una veste rinnovata per offrire all’ammirato visitatore lo spettacolo della Natura. In procinto di stampa è pure una monografia arricchita da molte immagini dedicata a questo ambiente naturale dell’Alto Adriatico, dove trovano domicilio fauna e flora delle zone umide.
Val Stagnon è caratterizzata da ampi canneti distribuiti tra ambiente d’acqua e di terra. Sebbene la canna palustre sia una pianta d’acqua dolce, essa cresce pure in prossimità delle aree salmastre, dove generalmente dimorano piante alofite. Su terreni ricoperti in diversa misura dall’acqua prospera rigoglioso un soprassuolo di salicornia che in autunno si tinge di diverse tonalità rosse e viola. Così tra i canneti come tra le salicornie nidificano diverse specie di uccelli di palude e acquatici, ed entrambe le superfici ospitano diverse specie di lepidotteri.
Val Stagnon costituisce un ambiente di grande attrazione per l’avifauna in tutto il periodo dell’anno, sia nel periodo di svernamento sia nel periodo della nidificazione, con un incremento di presenze durante le migrazioni primaverili e autunnali. In questo periodo è possibile osservare accanto a degli esemplari a riposo o in cerca di cibo, pure degli uccelli raggruppati in stormi di varia grandezza.
Dall’inizio della primavera ad autunno inoltrato i visitatori sono attratti soprattutto dalle diverse specie multicolori di libellule il cui stadio larvale si compie nell’acqua, mentre in età adulta gli insetti sorvolano instancabilmente la superficie acquatica, soffermandosi sulla vegetazione riparia e compiendo l’atto dell’accoppiamento nella tipica posizione “a cuore”.
La riserva naturale è volta a preservare l’ambiente di vita della flora e della fauna di palude e acquatica, garantendo non solo la conservazione ma consentendone anche il mutamento spontaneo, unica garanzia di rinnovo costante dell’ambiente naturale, nel cui quadro di tutela andrebbe vincolato anche l’intervento umano.
Le fotografie in mostra ci introducono alla sfera più intima della flora e della fauna, instaurando un rapporto di rispetto e preservazione della natura. Sebbene ci siamo quasi completamente estraniati dalla Natura, con queste immagini ci ricongiungiamo con affetto e gratitudine al suo abbraccio.
Iztok Geister
Fotografo naturalista e autore del libro “Doživeti Skocjanski zatok”
Iztok Geister è nato nel 1945 a Laško. Nel periodo degli studi ginnasiali a Kranj fonda assieme a Marko Pogačnik e Marjan Ciglič la rivista scolastica Plamenica. Le poesie e i disegni pubblicati provocarono una dura reazione presso le locali autorità pubbliche. Dalla collaborazione fra i tre nasce nel 1966 il gruppo concettualistico OHO (1965–1971). Pubblica la sua poesia d’avanguardia prendendo a prestito dalla summenzionata rivista lo pseudonimo di Plamen, diventando accanto a Šalamun uno dei maggiori esponenti della neoavanguardia slovena attiva negli anni settanta del XX secolo. Ha frequentato gli studi universitari presso la Facoltà di Giurisprudenza a Lubiana.
Dopo l’attività poetica degli anni Settanta avviene una svolta negli interessi, sempre più orientati verso una produzione saggistica nel campo naturalistico e specificatamente dell’ornitolgia, senza trascurare la vena letteraria sul versante della poesia, prosa e drammaturgia. Negli ultimi quindici anni ha pubblicato diciassette libri che hanno aperto un nuovo capitolo linguistico e di genere nella letteratura slovena, ritagliandosi un ruolo di spicco nella produzione letteraria nazionale con un’approccio alla scrittura che indugia tra narrativa, saggistica e resoconto naturalistico.
È uno dei tre fondatori (assieme a Dare Šere e Dare Magajna) dell’Associazione per l’ossservazione e lo studio degli uccelli della Slovenia (DOPPS). Nel 1969 ha conseguito il riconoscimento Zlata ptica per la poesia, nel 2001 il Premio Rožanc per la saggistica e nel 2004 è stato insignito del premio Prešeren per la prosa.