Paesi confinanti, amici e alleati, Italia e Slovenia possono contare su forti legami storici, politici, economici, commerciali e culturali. Roma e Lubiana vantano una cooperazione diversificata in molti settori, incluso quello militare e di polizia con una interazione non solo tra le Istituzioni, ma anche tra i sistemi produttivi, le organizzazioni accademiche, culturali, scientifiche. In tale contesto di partenariato si inserisce anche l’adesione comune all’Unione Europea e alla NATO. Gli incontri istituzionali a Lubiana svolti il 17 marzo 2023 dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, e la prima visita ufficiale a Roma della Presidente della Repubblica di Slovenia, Nataša Pirc Musar, ed i colloqui con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno rilanciato e rafforzato in maniera significativa le relazioni bilaterali tra Roma e Lubiana, dopo il rinnovamento dei vertici istituzionali in entrambi i Paesi avvenuto nel corso del 2022.
Con un interscambio di poco meno di 14 miliardi di euro nel 2022, l’Italia ha confermato il suo ruolo di secondo partner commerciale della Slovenia in ambito Unione Europea e terzo a livello globale. Secondo dati SACE, nel 2022 la Slovenia è stato il 17° partner dell’Italia nel mondo, conservando anche il suo storico ruolo di nostro principale partner commerciale fra i Paesi dell’ex Jugoslavia.
Anche la collaborazione accademica è estremamente vivace, con quasi 50 accordi interuniversitari in corso. La presenza di una minoranza italiana autoctona in Slovenia e di una slovena in Italia, che continuano a svolgere un importante ruolo di ponte tra i due Paesi, costituisce un fattore aggiunto ed un arricchimento della relazione bilaterale. La vitalità dei rapporti culturali è infatti favorita anche sotto il profilo linguistico non solo dall’appartenenza di entrambi i Paesi all’Unione Europea – che consente alle loro istituzioni di cooperare anche nel quadro dei programmi europei – ma anche dalla presenza nei rispettivi territori di tali attive minoranze nazionali.
In questo contesto, la designazione congiunta di Gorizia e Nova Gorica a “Capitale Europea della Cultura 2025” rappresenta il primo caso di portata storica in cui tale importante riconoscimento viene assegnato a città confinanti situate in due Paesi diversi. Si tratta di un progetto che non mancherà di provocare positive ricadute non solo sugli aspetti di carattere culturale, enogastronomico e turistico, ma che potrà avere anche un significativo impatto sul territorio, derivante da interventi di riqualificazione territoriale e urbana, con investimenti nel settore infrastrutturale e dei trasporti.
La Slovenia è insieme alla Croazia coinvolta in un esercizio di cooperazione Trilaterale con l’Italia in Nord Adriatico articolato in settori strategici fra quali trasporti e connettività, tutela dell’ambiente, sicurezza marittima e cooperazione portuale.